UX Design
Perchè è utile sapere come funziona il cervello nel mondo UX Design?
Neuroscienze
Studi condotti per comprendere il funzionamento del sistema nervoso
Ergonomia cognitiva
Per comprendere l’interazione dell’essere umano con un sistema digitale
Usabilità
Come rendere prodotti e servizi facili sia da comprendere che da utilizzare
Progettare un’interfaccia significa conoscere molte discipline interconnesse tra loro. Fino a qualche anno fa erano esclusivamente i profili informatici ad occuparsi di tutti gli aspetti necessari per realizzare un servizio digitale. Tuttavia ci si è resi conto che non bastava conoscere le stringhe di codice affinchè un servizio digitale avesse successo. Questo perchè molte dinamiche coinvolte in un progetto e alle figure professionali del web è richiesto di conoscere oltre alle conoscenze di base di HTML, CSS e Javascript nozioni di decision making, psicologia, ergonomia, usabilità, architettura dell’informazione, visual design, analisi del mercato, UX research, etc
Questo non significa avere flotte di tuttologi che sanno “un po’ di tutto” – al contrario occorrono profili specializzati ma con uno sguardo multidisciplinare.
Il cervello è l’organo più affascinante e al tempo stesso sconosciuto.
Nonostante il cervello sia il protagonista di numerosi studi e dibattiti accademici, ancora oggi il suo funzionamento rimane da scoprire. Basti pensare che la neuroscienza è una disciplina riconosciuta solamente a partire dagli anni ‘80 (prima infatti non era possibile studiare l’attività cerebrale).
Tuttavia da quel momento numerosi scienziati si sono dedicati ad osservare il cervello durante le attività cognitive. L’ambito delle neuroscienze è proprio quello di studiare che cosa succede all’interno del nostro organismo dal punto di vista dei processi cognitivi, come ad esempio: il linguaggio, il funzionamento della memoria, la percezione visiva, le dinamiche dello stress e dei carichi di processamento. Tali nozioni sono indispensabili durante la progettazione di un’interfaccia.
Occorre ricordare che il cervello è l’organo che consuma più energia nell’organismo, e che le risorse sono limitate. L’essere umano è costantemente sottoposto a stimolazioni endogene ed esogene: sarebbe impossibile processare tale mole di informazioni.
Come fare quindi? Il nostro organismo è una macchina perfetta e per ottimizzare le risorse disponibili ha creato delle strategie per ridurre i rischi e massimizzare i risultati. Tuttavia spesso ciò comportano distorsioni ed inganni. Durante la progettazione occorre conoscerle per supportare al meglio gli utilizzatori di un prodotto e/o servizio.
Oltre alle neuroscienze ci sono due discipline conosciute nel mondo dell’User experience design: l’ergonomia cognitiva e l’ usabilità.
Ergonomia cognitiva
Si occupa dei processi cognitivi impiegati durante lo svolgimento delle attività, esempio:
Percezione visiva
Memoria
Linguaggio
Livelli di attenzione
Usabilità
Insieme di metriche per verificare che un’interfaccia sia progettata in modo da rispettare alcuni canoni, tra i quali:
Chiarezza degli elementi
Semplicità di utilizzo
Facilità di comprensione
Carico cognitivo
Negli ultimi anni la figura dello UX designer è sempre più richiesta all’interno delle aziende: ecco perchè è utile sapere come funziona il cervello
Il contesto in cui ci troviamo oggigiorno è dominato da cambiamenti veloci e un aumento constante della qualità.
Ciò significa che non è più sufficiente occuparsi di singoli elementi circoscritti, ma occorre uno sguardo a 360° mantenendo un approccio olistico.
L’integrazione e la contaminazione delle varie discipline è stata un’evoluzione naturale, sia nelle aziende che nella vita di tutti i giorni. Tutti noi, quando viviamo un’esperienza (acquistare prodotto o servizio, andare al lavoro, visitare un luogo, fare sport, etc) siamo mossi da processi cognitivi complessi e spesso sconosciuti. Le nostre azioni sono prevalentemente guidate dalla parte inconscia e/o quella emozionale.
Conoscere come funziona il cervello – oltre ad un arricchimento personale – consente di acquisire una maggiore consapevolezza sulle tecniche di progettazione.
È diventato sempre più importante conoscere i processi cognitivi e decisionali per rispondere in modo adeguato alle esigenze dei consumatori (quindi soddisfare i loro bisogni ed esigenze).
Non si tratta più di un equilibrio tra domanda e offerta, ma di un’armonia tra le persone e la soddisfazione dei loro bisogni
Molte aziende tendono ancora oggi ad esaltare le caratteristiche dei propri prodotti senza tenere in considerazione l’impatto che hanno nella quotidianità delle persone. Dal punto di vista tecnico possono essere prodotti o servizi fantastici, tuttavia non basta più. Le persone scelgono quelle aziende che sono in grado di risolvere dei bisogni ben precisi, e che lo fanno nel migliore dei modi. Si introduce così un’altra disciplina fondamentale è che sta emergendo sempre più: la Customer Experience.
Si tratta dello studio dell’esperienza che ogni persona vive con un’azienda, dal momento in cui viene a conoscenza della sua esistenza fino al momento in cui diventa effettivamente cliente. Attraverso la Customer Experience si progettano tutti i momenti in cui un cliente entra in contatto con un’azienda: sia esso uno spazio fisico che virtuale. Grazie a tale disciplina, il cliente si sentirà all’interno di una relazione coerente, ma anche gratificante e soddisfacente.
Workshop
Ho strutturato un workshop che ti consente di comprendere quali sono i passi necessari per ottimizzare l’esperienza che offri ai tuoi clienti.